Decreto correttivo riforma fiscale e T.U. IVA: le novità dal Consiglio dei Ministri
08 agosto, 2025

Decreto correttivo riforma fiscale e T.U. IVA: le novità dal Consiglio dei Ministri

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, lo scorso 14 luglio 2025, il terzo correttivo alla riforma fiscale. Il decreto legislativo – attualmente in fase di esame preliminare – interviene su diversi ambiti del sistema tributario.

In primo luogo, con riferimento alla tassazione dei redditi delle persone fisiche, viene modificato l’art. 12 del TUIR, precisando i soggetti beneficiari delle detrazioni fiscali per familiari fiscalmente a carico: si tratta del coniuge non legalmente ed effettivamente separato, dei figli e dei soggetti indicati nell’art. 433 c.c., purché conviventi con il contribuente o beneficiari di assegni alimentari non risultanti da provvedimenti dell’autorità giudiziaria.

Un’ulteriore novità riguarda i redditi da lavoro dipendente: per incentivare il posticipo del pensionamento, l’art. 51 del TUIR viene aggiornato prevedendo che le somme corrispondenti alle quote di contribuzione, che il datore di lavoro avrebbe dovuto versare, non concorrano alla formazione del reddito imponibile e siano riconosciute direttamente al dipendente.

Per le microimprese che redigono il bilancio in forma abbreviata o ordinaria, vengono chiarite le condizioni in base alle quali si applica il regime di derivazione.

Si restringe inoltre l’ambito applicativo della disciplina relativa al trattamento fiscale degli errori contabili: da un lato, vengono ricompresi anche gli errori non rilevanti, per i quali si riducono i tempi di correzione con effetto fiscale immediato; dall’altro, restano esclusi gli errori cosiddetti “rilevanti”, per i quali è ancora necessario presentare relazioni integrative.

In materia di fiscalità internazionale, sono previste modifiche per le imprese con attività transfrontaliere e per i soggetti residenti o percettori di reddito in Stati esteri. Viene introdotto un adeguamento alle più recenti raccomandazioni OCSE e vengono aggiornati gli accordi contro la doppia imposizione. Si ridefiniscono inoltre la nozione di “stabile organizzazione” e i criteri per determinare la residenza fiscale delle persone fisiche e giuridiche.

Modifiche puntuali interessano anche le imposte su successioni, donazioni e registro, in particolare per quanto riguarda il calcolo del valore di rendite, pensioni vitalizie e usufrutti.

Tra le ulteriori novità si segnalano: il rafforzamento dello Statuto dei diritti del contribuente, la revisione delle norme sull’interpello probatorio e l’introduzione dell’autotutela obbligatoria, che consente all’Amministrazione di annullare autonomamente atti, anche sanzionatori, senza necessità di un’istanza da parte del contribuente. Inoltre, viene stabilito che gli enti privati non possano più richiedere consulenze giuridiche all’Amministrazione.

In ambito doganale, si introducono novità in materia di confisca di merci sequestrate per mancato pagamento.

Infine, sempre in sede preliminare, è stato approvato lo schema del nuovo Testo Unico dell’IVA, la cui entrata in vigore è prevista per il 1° gennaio 2026.

Con questo intervento, il Governo prosegue nel percorso di riforma volto a semplificare il sistema fiscale, rafforzare le tutele per i contribuenti e allineare la normativa italiana agli standard internazionali.

Luglio 2025

Dott.ssa Martina Baraldo