Decreto correttivo riforma fiscale e T.U. IVA: le novità dal Consiglio dei Ministri
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, lo scorso 14 luglio 2025, il terzo
correttivo alla riforma fiscale. Il decreto legislativo – attualmente in fase
di esame preliminare – interviene su diversi ambiti del sistema tributario.
In primo luogo, con riferimento alla tassazione dei redditi delle persone
fisiche, viene modificato l’art. 12 del TUIR, precisando i soggetti beneficiari
delle detrazioni fiscali per familiari fiscalmente a carico: si tratta del
coniuge non legalmente ed effettivamente separato, dei figli e dei soggetti
indicati nell’art. 433 c.c., purché conviventi con il contribuente o
beneficiari di assegni alimentari non risultanti da provvedimenti dell’autorità
giudiziaria.
Un’ulteriore novità riguarda i redditi da lavoro dipendente: per
incentivare il posticipo del pensionamento, l’art. 51 del TUIR viene aggiornato
prevedendo che le somme corrispondenti alle quote di contribuzione, che il
datore di lavoro avrebbe dovuto versare, non concorrano alla formazione del
reddito imponibile e siano riconosciute direttamente al dipendente.
Per le microimprese che redigono il bilancio in forma abbreviata o
ordinaria, vengono chiarite le condizioni in base alle quali si applica il
regime di derivazione.
Si restringe inoltre l’ambito applicativo della disciplina relativa al
trattamento fiscale degli errori contabili: da un lato, vengono ricompresi
anche gli errori non rilevanti, per i quali si riducono i tempi di correzione
con effetto fiscale immediato; dall’altro, restano esclusi gli errori
cosiddetti “rilevanti”, per i quali è ancora necessario presentare relazioni
integrative.
In materia di fiscalità internazionale, sono previste modifiche per le
imprese con attività transfrontaliere e per i soggetti residenti o percettori
di reddito in Stati esteri. Viene introdotto un adeguamento alle più recenti
raccomandazioni OCSE e vengono aggiornati gli accordi contro la doppia
imposizione. Si ridefiniscono inoltre la nozione di “stabile organizzazione” e
i criteri per determinare la residenza fiscale delle persone fisiche e
giuridiche.
Modifiche puntuali interessano anche le imposte su successioni, donazioni e
registro, in particolare per quanto riguarda il calcolo del valore di rendite,
pensioni vitalizie e usufrutti.
Tra le ulteriori novità si segnalano: il rafforzamento dello Statuto dei
diritti del contribuente, la revisione delle norme sull’interpello probatorio e
l’introduzione dell’autotutela obbligatoria, che consente all’Amministrazione
di annullare autonomamente atti, anche sanzionatori, senza necessità di
un’istanza da parte del contribuente. Inoltre, viene stabilito che gli enti
privati non possano più richiedere consulenze giuridiche all’Amministrazione.
In ambito doganale, si introducono novità in materia di confisca di merci
sequestrate per mancato pagamento.
Infine, sempre in sede preliminare, è stato approvato lo schema del nuovo
Testo Unico dell’IVA, la cui entrata in vigore è prevista per il 1° gennaio
2026.
Con questo intervento, il Governo prosegue nel percorso di riforma volto a semplificare il sistema fiscale, rafforzare le tutele per i contribuenti e allineare la normativa italiana agli standard internazionali.
Luglio 2025
Dott.ssa
Martina Baraldo




